SI COMPLICA IL CASO BOZZOLI

Udienza del processo sulla sparizione e presunta morte di Mario Bozzoli questo mercoledì 13 ottobre con un piccolo colpo di scena: un testimone al processo per omicidio, dove unico imputato è Giacomo Bozzoli, nipote di Mario e figlio di Adelio Bozzoli, cancella alcune certezze sull'ora del delitto. "L'ultima volta che ho visto Mario Bozzoli erano le 19.30 e sono sicuro perché avevo l'orologio sulla ruspa che guidavo in quel momento e anche il cellulare che ho sempre con me": ha detto ieri in Aula Aboagye Akwasi, soprannominato Abu, uno degli operai della fonderia Bozzoli di Marcheno,  presenti in fabbrica la sera dell'8 ottobre 2015, quando dalle 19.17, ora dell'ultima telefonata alla moglie nella quale l'imprenditore diceva che sarebbe rientrato a casa per cena. Abu era stato indagato con  Oscar Maggi oggi entrambi semplici testimoni, dopo l'archiviazione delle accuse da parte della Procura. Quella sera i due erano nei capannoni della fonderia Bozzoli di Marcheno: al processo di ieri hanno fornito versioni diverse, in contrasto l'una con l'altra. Insieme hanno però negato quanto emergerebbe dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, giurando di non aver visto e fatto nulla. Anche la dichiarazione sull'orario resa da Akwasi è risultata contrastante con quanto ricostruito dagli inquirenti che sostengono, infatti, che Mario Bozzoli sia sparito tra le 19,14 e le 19.33 di quel mercoledì 8: il pm Silvio Bonfigli sostiene che Abu sposti in avanti tutti gli accadimenti di quella sera. Il Presidente della Corte d'Assise, Roberto Spanò, è convinto di quanto sostiene il pm, anche sulla base delle intercettazioni agli atti del processo. Sono più di cento i testimoni chiamati in aula: 94 i nomi indicati dalla Procura generale che rappresenta l’accusa, 41 quelli della difesa ai quali si aggiungono otto consulenti e 46 delle parti civili. Un elenco complessivo di quasi duecento persone, di cui circa la metà in comune tra le due parti. Tra i testimoni chiave figurano Irene Zubani, moglie di Mario, convinta fin da subito della colpevolezza del nipoie Giacomo; l'anatomopatologa Cristina Cattaneo che ha coordinato il pool di 16 esperti; Adelio Bozzoli, fratello della vittima e padre di Giacomo, unico imputato per il giallo di Marcheno. Iniziato il 14 gennaio 2021 davanti alla Corte d'Assise di Brescia, il processo Bozzoli potrebbe arrivare a sentenza entro dicembre 2021.

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