UN PARCO MINERARIO PER PISOGNE
Muove i primi passi il progetto del Parco Minerario di Pisogne, un progetto ambizioso, già tracciato, ma che ha bisogno di fondi per poter partire. Nei piani degli amministratori dovrebbe servire a far decollare altri progetti turistici per la montagna di Pisogne. Del grande patrimonio mineraio pisognese e di come valorizzarlo si è parlato questo sabato in un convegno che è stato preceduto da una visita dei funzionari della Regione ad alcuni siti. L'amministrazione comunale, infatti, ci crede, ma è un progetto questo che ha bisogno di importanti sostegni anche economici. Il patrimonio, già censito e raccontato anche in un libro Miniere e minatori, storia e vita di miniera firmato dallo storico camuno Giacomo Goldaniga e da Franco Di Prizio presidente del gruppo speleo Montorfano, è immenso e ricchissimo. Risalendo la Valle del torrente Trobiolo si trovano giacimenti minerari, siti coltivati in passato. Nell'ambito del lavoro svolto con l'Università Cattolica del Sacro Cuore sono stati censiti più di 120 imbocchi. Una trentina di manfatti che attestano la lavorazione. L'attività mineraria di queste zone data dal periodo tardo antico al basso medioevale forse anche dall'epoca romana ed arriva fino alla fine degli anni '60 sel secolo scorso. Tra l'altro Pisogne potrebbe fare per la sua storia da testa di ponte fra la Valle Trompia e il resto della Valle Camonica dove non mancano siti minerari e storie comuni.
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