LA COMUNITÀ ACCOGLIE S. BARBARA
Sotto le sapienti mani di Ella Belotti la statua in gesso raffigurante S. Barbara, protettrice dei minatori che proprio loro avevano posizionato all'ingresso della miniera Fura di Pisogne scavata negli anni 40 ed attiva fino alla fine degli anni '60, è tornata all'antico splendore e in occasione di S. Barbara, questa domenica con una semplice cerimonia e dopo la benedizione di don Lucio Cedri parroco di Pisogne, la statua è stata riposizionata nella nicchia all'imbocco della miniera alla presenza del Gruppo Speleo Montorfano e di tanti pisognesi. Di quei minatori che entravano a lavorare nelle viscere di Pisogne oggi non c'è più nessuno, ma i parenti ed i figli ne ricordano i sacrifici. Le miniere hanno segnato la storia di Pisogne e dei suoi abitanti. V'erano 180 fra miniere e siti minerari attivi in questo territorio. Il gruppo speleo Montorfano di Coccaglio ne ha raccolto la storia in un volume curato dal presidente Franco Di Prizio e da Giacomo Gondaniga. Anche l'idea del restauro della statua di S. Barbara è partita da loro. A Pisogne ora c'è il progetto di realizzare il parco minerario e proprio in questi giorni sono cominciati i lavori di ripulitura dei sentieri ad opera della Comunità Montana del Sebino bresciano.
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