MORATTI IN VISITA AL PAPA GIOVANNI
Si è svolta nella mattinata di venerdì 22 ottobre la visita istituzionale all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo della vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti. Un’occasione per visitare uno dei luoghi simbolo della lotta al Covid-19 e per conoscere direttamente alcune tra le attività cliniche più avanzate dell’Ospedale di Bergamo. Presenti nel corso della giornata anche il Senatore Alessandra Gallone, l’assessore alle Infrastrutture, Traporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi, l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda Lara Magoni, i consiglieri regionali Paolo Franco e Niccolò Carretta, il consigliere regionale e segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale Giovanni Malanchini. La visita della delegazione regionale è iniziata dalla Torre 1, che ospita i reparti di Ostetricia e Ginecologia, con la visita alla Patologia neonatale. La vicepresidente Letizia Moratti ha poi potuto visitare la sala che ospita l’evoluta e versatile piattaforma di chirurgia robotica, molto utilizzata nell’ambito dell’urologia. Macchinari presenti nel polo orobico grazie al programma di investimenti varato proprio da Regione Lombardia. Agli assessori è stata successivamente illustrata l’attività trapiantologica del Papa Giovanni XXIII, il primo ospedale italiano ad offrire tutte le tipologie di trapianto per adulti e bambini. Al termine della visita, la vicepresidente Moratti ha infine incontrato il Collegio di Direzione del Papa Giovanni. Qui è intervenuto Stefano Fagiuoli, direttore del Dipartimento di Medicina, che ha sottolineato, in vista dell’imminente riforma della sanità lombarda, la necessità di tenere di valorizzare le peculiarità dell’Ospedale di Bergamo, centro di rilievo nazionale e internazionale per molte patologie. Una visita doverosa secondo quanto affermato dalla stessa vice presidente Moratti - volta a rendere omaggio a un presidio che rappresenta un’autentica eccellenza nel panorama della sanità pubblica lombarda e che in questi lunghi mesi di lotta alla pandemia si è distinto in modo straordinario.
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