FRANA DI TAVERNOLA: PRESTO IL PROGETTO
Si è concluso lo studio sulla Frana di Tavernola, ora si procederà con la progettazione degli interventi che punteranno alla mitigazione del rischio e consisteranno fondamentalmente in una serie di tiranti sistemati nel terreno a una profondità fra i 30 e i 50 centimetri tale da superare la superficie di scivolamento della frana mentre in superficie, saranno raccordati tra di loro da una trave di collegamento. Questo intervento verrà ripetuto su quattro differenti livelli del versante su cui si sviluppa la frana. Regione Lombardia ha già , come annunciato nei mesi scorsi dall'assessore Pietro Foroni – ha messo a dispozione un milione e mezzo di euro per la progettazione della messa in sicurezza del Monte Saresano. Fondi Regionali che saranno successivamente appaltati dall’Autorità di Bacino del Lago d’Iseo. Nelle prossime settimane verrà portata in giunta una delibera per attuare l’accordo con l’Autorità di Bacino del Lago d’Iseo e mettere così a disposizione le risorse necessarie per procedere con la progettazione dell’intervento di mitigazione del rischio. Il progetto dovrebbe essere pronto entro un anno, nel novembre 2022. I tempi dunque per la messa in sicurezza della frana sul monte Saresano non saranno brevi. Intanto gli studi sul movimento franoso anomalo che ha fatto temere non solo per la sicurezza di Tavernola ma per buona parte dei comuni che si affacciano sul basso lago d'Iseo continuano, il monitoraggio è costante e secondo gli esperti ad oggi la situazione è sotto controllo anche se va costantemente monitorata perché potrebbe collassare anche in seguito a nuovi fenomani, quali eventi sismici, eventi idrogeologici particolarmente violenti. Secondo gli esperti però in qualunque caso ci sarebbe il tempo per evacuare e mettere in sicurezza al popolazione. Sembra che qualora scatti l'allarme rosso ci sia tempo attorno alle 36 ore per correre ai riparti. Intanto in merito alle cause dell'anomalo movimento franoso pare che lo studio a cui stanno lavorando l'Università di Firenze, la Bicocca e il Politecnico di Milano, non sia ancora stato in grado di accertare se vi sia un collegamento fra la frana e l'attività di escavazione. Gli studi continuano, per completare i lavori di messa in sicurezza, come detto, servirà tempo, e denaro, il costo dell'intervento è infatti valutato fra i 4 e i 6 milioni di euro. Sarà necessario attingere alle casse dello stato. Intanto Regione ha fatto la sua parte: il milione e mezzo di euro stanziato da Regione Lombardia per la progettazione degli interventi si aggiunge a quelli già stanziati nei mesi scorsi per la gestione dell'emergenza, una cifra di oltre 580 mila euro: 100.000 euro per le attività di monitoraggio e l’acquisto di strumentazioni per l’emergenza, 50.000 euro destinati alle Comunità Montane dei laghi bergamaschi e del Sebino Bresciano per l’aggiornamento dei piani d’emergenza, oltre a 250.000 euro per il potenziamento delle difese dalla caduta massi, 100.000 euro per la sistemazione della strada di collegamento per Parzanica e 15.000 euro per lo studio sugli effetti dell’eventuale onda di piena.
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