FRANA TAVERNOLA: AL VIA I TEST SULLA MINIERA

Quali effetti hanno le perturbazioni indotte dalle attività estrattive e dalle lavorazioni connesse all'attività della miniera Cà Bianca, sul territorio? C'è una connessione, e in che misura, con il movimento franoso del Monte Saresano che ha tenuto con il fiato sospeso per molti mesi il Sebino con la minaccia di un'onda anomala? A queste domanda punta a dare una risposta lo studio avviato dalla Regione che prevede nel mese di agosto, l'esecuzione di una serie di test sulle attività della miniera a Tavernola Bergamasca. A comunicarlo in seguito agli incontri con i sindaci e gli esperti, è l'assessore all'Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo che rassicura sul fatto che lo stato della frana, che dopo l'allarme dei mesi scorsi, ha rallentato la sua corsa scendendo verso il lago ai ritmi lenti degli anni scorsi, è monitorato con attenzione. I test prevedono, tra l'altro, la ripresa graduale delle attività della miniera e sono necessari anche per accertare gli effetti delle perturbazioni indotte dalle attività estrattive e dalle lavorazioni connesse sul movimento franoso presente. Si tratta di uno studio previsto dalle Università Bicocca e dal Politecnico di Milano, insieme all'Università di Firenze, incaricate da Regione Lombardia di studiare il fenomeno franoso. Nello studio si fa riferimento all'ampiamento del sistema di controllo geotecnico, con la collocazione di una rete di monitoraggio delle vibrazioni e l'obiettivo è liberare i Comuni rivieraschi minacciati dalla frana, da quella che il sindaco di Tavernola ha più volte definito come una spada di damocle che incombe sulle loro teste.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori