GREEN-PASS, POCHI I DISONESTI

In Lombardia la crescita delle persone che hanno optato per la “scorciatoia” della malattia, dribblando la presentazione del green-pass si attesta al 18%, mentre in bergamasca la percentuale va in controtendenza. Qui infatti la corsa ai certificati di malattia per by-passare l’obbligo di Green pass non s’è vista. Perché dal 15 ottobre, cioè dall’introduzione dell’obbligo di certificazione verde sui luoghi di lavoro, ci si attendeva anche questo: che si ricorresse alla malattia, scelta ipotetica di chi non si è vaccinato e di chi non vuole nemmeno sottoporsi al tampone. A certificare quanto detto non ci sono dati ufficiali su scala provinciale, ma negli ambulatori dei medici di base non s’è vista particolare ressa. Allargando lo sguardo a livello regionale e basandosi sui dati dell’Inps, il quadro è a macchia di leopardo. In Lombardia un incremento oggettivo lo si rileva confrontando un paio di giornate chiave con gli stessi giorni della settimana pre-Green pass. Venerdì 15 ottobre, il debutto del «lasciapassare» sul lavoro, secondo l’Inps in Lombardia sono stati presentati 17.945 certificati di malattia, il 18,2% in più dei 15.180 inviati il venerdì precedente, l’8 ottobre. Intanto la corsa alla vaccinazione sembra essersi arrestata: il «contatore» della Regione indica che tra sabato 16 e venerdì 22 ottobre hanno ricevuto la prima dose 3.448 bergamaschi, poco meno di 500 al giorno; nella settimana che ha accompagnato l’introduzione del green pass, tra lunedì 11 e appunto il fatidico venerdì 15, si viaggiava in media a 860 prime dosi quotidiane. Nel pomeriggio di sabato in centro a Bergamo, 1.200 manifestanti hanno hanno inneggiato al “No Green pass lavoratori uniti” , riportato sullo striscione in testa al corteo. Alcuni cittadini hanno risposto agli slogan, dicendosi “fieri di avere il Green pass”. I manifestanti si ritroveranno sabato alle 16.30 Dati positivi riguardano il numero delle infezioni nelle passate 24 ore, 31 in bergamasca, con l’incidenza che si stabilizza a 21 nuovi casi settimanali ogni 100 mila abitanti.

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