IL CROCEDOMINI RIABBRACCIA IL GIRO

Grandi notizie per gli sportivi camuni e, in particolare, per gli appassionati di ciclismo. Anche gli ultimi dubbi sono stati spazzati via: la provincia bresciana – e in particolare le sue valli – saranno il crocevia del Giro d’Italia 2022. La 105esima edizione della corsa tornerà a toccare la Valle Camonica in virtù della tappa Salò-Aprica: 200 chilometri contrassegnati da 5.440 metri di dislivello che, dopo la partenza gardesana e la risalita della Valsabbia porteranno la carovana rosa ad affrontare – a 24 anni di distanza dall’ultimo transito – lo splendido scenario del Passo Crocedomini. Poi il Mortirolo e, ancora, Santa Cristina, prima di giungere al traguardo di Aprica. Non sarà certo da meno la tappa seguente, ovvero la Ponte di Legno-Lavarone, che seppur contraddistinta da un chilometraggio inferiore, tra le ascese del Tonale, il Vetriolo e il Monte Rovere farà segnare 3.740 metri di dislivello. Dati che fanno presagire una papabile certezza: sulle nostre strade si deciderà buona parte del prossimo Giro d’Italia. Una notizia che ha portato grande gioia negli amministratori e negli addetti ai lavori del territorio, soprattutto a Ponte di Legno che, per la terza volta, diverrà sede di partenza della corsa ciclistica a tappe più importante dello Stivale. Entusiasmo condiviso anche dal presidente di Federciclismo Brescia Gianni Pozzani, che ha dichiarato che «la conferma delle due frazioni giunge al culmine di una grande annata per il ciclismo nostrano, con i successi di Colbrelli, i 6 titoli italiani tra strada e fuoristrada conquistati dai tesserati e un movimento che può vantare ben 114 società in attività per un totale di circa 4.000 atleti. La cornice del lago di Garda, le montagne della Valsabbia e della Valcamonica impreziosiscono tappe che daranno modo a  tutti di conoscere meglio i nostri territori».

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