ATTESA PER L'AUTOPSIA SUL CORPO DI PAOLA
Mentre sono in corso gli accertamenti e gli esami medico-legali sul corpo ripescato intorno alle 20.30 di questa domenica 14 novembre sul lungolago di San Felice del Benaco, nell'opinione pubblica si fa strada la convinzione che si tratti proprio di Paola Tonoli, la donna di 43 anni della cittadina gardesana scomparsa da casa dalla sera del 17 ottobre. Non c'è ancora la conferma ufficiale dell'identificazione, anche se una felpa trovata sul cadavere, irriconoscibile per la lunga permanenza in acqua, fa propendere per l'ipotesi che si tratti della 43enne. I dubbi saranno risolti tra poche ore dai risultati dei test in corso e poi si saprà la verità: ma al momento tutti gli indizi portano alla 43enne residente a S. Felice del Benaco, che quella sera di mercoledì 27 ottobre si era allontanata a piedi dalla casa dei genitori. Quella sera Paola indossava una felpa, la stessa, a quanto si può apprendere, trovata sul cadavere ripescato l'altra sera. Dopo la sua scompoarsa, le ricerche erano proseguite scandagliando a fondo le rive del lago e la foce del torrente Rio Verde, a poche centinaia di metri dalla riva dove erano stati recuperati gli effetti personali della donna, peraltro ripresa proprio quella sera dalle telecamere di videosorveglianza puntate attorno promontorio di San Fermo. Dopo una settimana le ricerche erano state sospese, fino all'allarme lanciato nella serata di questa domenica 14 novembre da un giovane che si trovava sul lungolago e, all’altezza della foce del Rio Verde, aveva pensato di aver visto galleggiare la carcassa di un animale. Si trattava invece del corpo di una persona che, secondo gli esperti della zona, potrebbe essere rimasto sul fondo dal 27 ottobre e poi trasportato a riva dalle correnti e dal forte vento. A ore l'autopsia, che si svolge all'Istituto di Medicina legale del Civile di Brescia, dovrebbe sciogliere definitivamente ogni dubbio sull'identità del cadavere. Rimangono da accertare alcune circostanze, quale la notizia del prelievo con la tessera bancomat di Paola Tonoli, che sarebbe stato effettuato a Brescia la scorsa settimana. Ma di questo particolare, così come dell'intera vicenda, si stanno occupando i carabinieri di Salò.
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