CIMBERGO E PASPARDO SENZA FARMACIA

Chiuse la farmacia di Cimbergo e la succursale di Paspardo perché la titolare non é vaccinata, come prevede la norma in vigore dal 1 aprile di quest'anno: i sindaci garantiscono i servizi essenziali, come già accaduto nel periodo del lockdown. Martedì, se la farmacista si sarà sottoposta a vaccinazione, potrebbero riaprire. Il DL 1° aprile 2021 n. 44 ha introdotto l’obbligo vaccinale per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2.per tutti gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario, ivi compresi i farmacisti, prevedendo una dettagliata procedura operativa e misure in caso di inottemperanza. Destinatario dell’obbligo vaccinale in questione sono dunque anche i farmacisti e tutti gli operatori di interesse sanitario che lavorano nelle farmacie, i quali possano entrare in contatto interpersonale con qualsiasi terzo, con il rischio pertanto, in qualsiasi forma, di diffusione del contagio da Covid-19. E per i farmacisti che non volessero essere vaccinati? Scatta immediata la sospensione della loro attività in farmacia, come stabilito anche dalla recente sentenza del Consiglio di Stato. Per queste ragioni, in queste ore si assiste alla chiusura, fortunatamente molto sporadica, in ragione dell'uno-due percento, di farmacie dei nostri territori, come accaduto a quella di Cimbergo da cui dipende anche il dispensario farmaceutico di Paspardo: la titolare, dopo lunga trattativa con l'Ats della Montagna, onde evitare una chiusura d'imperio attuata dalle forze dell'ordine, ha chiesto tre giorni di sospensione, per sabato 20, domenica 21 e lunedì 22 ottobre, per potersi vaccinare e tornare in servizio. Preoccupati i primi cittadini dei due piccoli comuni di montagna, ma decisi a noi far venir meno il servizio essenziale per la loro gente. Il comma 1 dell’art. 4 del Decreto  prevede che “la vaccinazione costituisce requisito essenziale per l’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati”. A seguito di tale norma, la vaccinazione diventa dunque requisito essenziale per l’esercizio della professione di farmacista. Diversamente da Milzano, dove la farmacia è stata chiusa perché i titolari non si sono sottoposti alla vaccinazione obbligatoria e quindi ne è stata disposta la chiusura, per il momento a tempo indeterminato. Per Cimbergo e Paspardo, salvo ripensamenti dell'ultimo minuto, da martedì 23 novembre il servizio dovrebbe riprendere normalmente.

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