SCRITTE CONTRO I VACCINI

Dopo Zogno anche ad Alzano Lombardo hanno fatto comparsa scritte sui muri esterni all’Ospedale Pesenti Fenaroli contro le vaccinazioni anti Covid. La vernice spray rossa riporta frasi come “Governo nazista. Morti da vax”, mentre a lato compare un elenco di nomi tra i quali figura quello di Dalila, il cui pensiero va inevitabilmente a Dalila Bianchi la 28enne di Nese, piccola frazione di Alzano, morta recentemente dopo essere stata dimessa dal pronto soccorso dell’ospedale; la Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per fare chiarezza sulla sua morte, anche se ad ora non esiste alcun collegamento, con la vaccinazione contro il virus. La giovane, ricordiamo, si era sentita male la mattina di lunedì 22 novembre: aveva febbre alta e un forte mal di testa e – dopo essersi recata al pronto soccorso di Alzano – era stata dimessa verso mezzogiorno, con una diagnosi d'infezione alle vie urinarie. Durante la notte, però, le sue condizioni sono peggiorate, fino al tragico epilogo sopraggiunto nell'arco di poche ore. All’episodio di Alzano si aggiunge quello dei giorni scorsi alla palestra comunale di Zogno, adibita a centro vaccinale, come le panchine e l’asfalto di un parcheggio in paese erano stati imbrattati con scritte dai contenuti simili. A fine settembre tre ragazzi, due dei quali responsabili anche degli atti vandalici, residenti in Valle Brembana, si erano anche intrufolati nel polo vaccinale per staccare due dei frigoriferi in cui vengono conservate le dosi da somministrare. I carabinieri hanno poi proceduto alla perquisizione delle loro abitazioni.

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