PRUDENZA IN MONTAGNA

Temperature fuori stagione, alternate a giornate fredde e ventose. Il bel tempo che imperversa in questi ultimi giorni – complice il colpo di coda delle festività – ha spinto sempre più escursionisti ad avventurarsi sulle nostre montagne. Numeri alla mano, il trend è equivale ad un maggior numero di incidenti in zone impervie, come quelli registrati nelle ultime ore. Nella serata di venerdì 7 gennaio doppio intervento nella bergamasca per la VI delegazione orobica del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, dapprima impegnato in Val Brembana e successivamente in Valle Imagna. A Taleggio, in corrispondenza del rifugio Gherardi, un escursionista residente nel Milanese di 59 anni nel tentativo di scendere a Valle è rimasto bloccato in un sentiero alternativo a causa di neve e ghiaccio. I famigliari, preoccupati per il mancato rientro, hanno allertato la centrale operativa che, a sua volta, ha attivato una ventina di tecnici del CNSAS nonché i Vigili del fuoco, che hanno individuato l’uomo attorno all’una di notte, sulla strada del ritorno. Nella stessa serata, a Sant’Omobono Terme, un altro escursionista si era invece smarrito nei pressi del laghetto Pertus, mentre era intento a raggiungere il Monte Ocone. E’ stato lui stesso a lanciare l’allarme: la centrale ha quindi mandato sul posto Soccorso alpino e Vigili del fuoco. I tecnici impegnati lo hanno quindi rintracciato in località Convento, a circa 1250 metri di quota. Era illeso, ma disorientato e in zona impervia e così è stato accompagnato a Valle. Questo sabato il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino è stato impegnato anche ad Albano S. Alessandro e San Pellegrino Terme e proprio alla luce dei numerosi interventi portati a termine si raccomanda, nei contesti montani e non solo, la massima prudenza.

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