DONNA RAPINATA A PISOGNE

Un episodio allarmante, che getta nello sgomento un’intera comunità. Nella tarda serata di mercoledì 19 gennaio, a Pisogne – in pieno centro storico – una 60enne del posto che dalla vicina stazione stava rientrando a piedi verso la sua abitazione – è stata minacciata e rapinata da alcuni malviventi. I quattro – di cui balza immediatamente all’occhio l’età: tre di loro sono minorenni – l’hanno sorpresa alle spalle e, dopo averla intimidita mostrandole dei coltelli, si sono impossessati della sua borsa e del suo cellulare. Due di loro sono stati gli esecutori materiali, gli altri due fungevano da sentinella. La donna, nel tentativo di sottrarsi alla rapina e difendersi dall’aggressione, è stata anche ferita con una coltellata ad una mano. Le sue grida hanno attirato l’attenzione dei residenti che hanno lanciato l’allarme e le hanno prestato i primi medicamenti. A soccorrerla l’ambulanza di Santa Maria Assunta di Pisogne, Lovere l'ospedale dove è stata poi ricoverata e dimessa nella stessa nottata: per lei hanno stimato una prognosi di dieci giorni. A seguito del colpo i malviventi si sono immediatamente dileguati: sul luogo del misfatto si sono subito precipitate cinque pattuglie della Compagnia dei Carabinieri di Breno. I militari, nel giro di un paio di ore, sono riusciti ad identificare i presunti responsabili del grave episodio. Si tratta di quattro giovanissimi, tre dei quali, come ribadito, minorenni e tutti residenti in bassa Valcamonica. Uno di loro è stato trovato in possesso di parte della refurtiva e di un coltello ed è stato arrestato in flagranza di reato: al pari dei suoi complici dovrà rispondere del reato di rapina aggravata in concorso. I militari hanno poi recuperato, in una via non lontana, un secondo coltello da cucina, abbandonato sul ciglio della strada. A conclusione delle indagini gli stessi carabinieri stanno visionando le immagini riprese da alcune telecamere presenti in zona.

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