IL FASCINO DEL LAGO GHIACCIATO

Anche per quest’inverno il lago d’Endine ha saputo regalare ai suoi spettatori uno spettacolo degno di essere visto e vissuto in prima persona, trasformandosi in una pista di pattinaggio naturale, unica nel suo genere, essendo questo lago uno dei pochi non alpini che con le condizioni ideali ghiaccia. Migliaia i turisti che dalle città, ma anche da regioni diverse, sono giunti in Valcavallina per vedere lo specchio gelato con i propri occhi e per approfittare dell’occasione per una pattinata tra amici e famiglia. Un trend che ogni anno, eccetto lo scorso a causa delle restrizioni della pandemia, trova conferma, con una crescita esponenziale di curiosi locali e non che fanno una gita fuori porta sul lago bergamasco ghiacciato. Tra i più temerari, c’è anche chi, armato degli appositi pattini, anche quest’anno si è addentrato nelle zone più centrali dello specchio lacuale tra volteggi e salti sul ghiaccio, ma anche chi ha fatto della patina lacustre una pista d’atterraggio per concludere in bellezza un’uscita in paracadute. In pochi giorni le pagine social si sono riempite con centinaia e centinaia di fotografie, video, storie e post volti a catturare un momento magico ed un’esperienza quasi esclusiva. Un fenomeno che come ogni anno torna e persiste dai primi giorni di gennaio per qualche settimana a seconda delle condizioni meteorologiche, ma che nel corso degli anni, a causa dei repentini cambiamenti climatici ha subito una drastica riduzione. Basti pensare che negli anni 70 il ghiaccio negli inverni più rigidi arrivava a raggiungere anche i 50 centimetri di spessore con alcuni coraggiosi che attraversavano il lago in auto e chi invece utilizzando delle seghe tagliava le lastre di ghiaccio per conservare meglio il cibo. Oggi invece lo spessore raggiunge circa i 15 centimetri, in modo irregolare a seconda dell’area, rendendo così l’accesso a pattinare non completamente sicuro. Il timore che prevale tra gli amministratori è che nel lungo periodo il fenomeno si riduca sempre più a causa dell’escursione termica, andando verso la perdita totale di pezzo di storia e tradizione locale, ma soprattutto di una parte del patrimonio naturale che contraddistingue la Valcavallina. I sindaci dei comuni interessati, in particolar modo Monasterolo del Castello e Spinone al Lago sottolineano ogni anno come il divieto di accesso non sia più vigente per difficoltà e mancanza di risorse da impiegare nei controlli, ma che sia altamente sconsigliato pattinare, in vista dell’assenza delle condizioni di sicurezza. Nonostante gli avvertimenti e l’invito costante alla prudenza, il fascino e l’incanto del lago ghiacciato anche per quest’anno hanno avuto la meglio, con un pensiero fisso nella mente di ogni visitatore, carpe diem, ovvero, cogliere l’attimo e godersi il panorama mozzafiato.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori