NESSUN PRESIDIO SANITARIO SUL LAGO
Come prevedibile l'abbassamento delle temperature di questi giorni ha spinto molti ad avventurarsi sulla lastra di ghiaccio venutasi a creare sul lago di Endine nella zona antistante i comuni di Monasterolo e Spinone. Questo in concomitanza con il tavolo istituito venerdi, in municipio a Spinone, alla presenza degli amministratori locali, i rappresentanti il Comitato turistico in ValCavallina, i vigili del fuoco di Bergamo e di Lovere, la Croce Rossa di Trescore, i Carabinieri di Casazza, l’Azienda regionale per l’emergenza urgenza (Areu), i gruppi di Protezione Civile del lago e l’Autorità di Bacino, per valutare le procedure di pronto intervento in caso di eventuali situazioni di emergenza. Durante la discussione è stato messo in evidenza come il Comitato inValCavallina, tramite il tavolo di lavoro dedicato al lago, si sia interessato fortemente al fenomeno naturale, da sempre elemento di forte attrazione per turisti e curiosi, per capire quali possano essere gli strumenti per migliorare il livello di informazione e di sicurezza. L’ordinanza di divieto, usata per oltre un ventennio dai quattro Comuni lacustri, si è dimostrata uno strumento inefficace e controproducente, in quanto impediva di mettere in evidenza gli elementi di maggior rischio. E' stata valutata anche l’opportunità di installare sulle sponde del lago un presidio sanitario semipermanente, operativo nei giorni di maggiore afflusso, eventualità poi scartata, per varie ragioni, tra le quali figura l'intenzione di segnalare il pericolo e non rendere “tranquillizzante” la fruizione, potendo contare sulla presenza di una struttura adibita al pronto intervento. Il sopralluogo sulle sponde dello specchio d'acqua ha concluso la giornata di lavori.
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