TITOLARE DEL NIDO A PROCESSO

L’educatrice titolare, dell’asilo nido Giramondo a Bergamo, è a processo per maltrattamenti. Il Comune che per anni lo aveva accreditato per il suo metodo montessoriano sarà citato come responsabile civile. A deciderlo il collegio presieduto dal giudice Patrizia Ingrascì, a latere Laura Garufi e Francesca Mazza, accogliendo la richiesta di una delle tre parti civili. L’indagine era partita da una mamma, nel novembre 2019. Il suo bimbo di un anno iniziò a non dormire la notte, non voleva separarsi da lei. Confrontandosi con un’altra mamma, trovò conferma. Portò via il piccolo dall’asilo e disse tutto alla polizia. La Squadra Mobile piazzò cimici e microcamere, per qualche giorno perché poi il lockdown fece chiudere tutto: agli atti la scena di una mattina di febbraio 2020 viene descritta con una bimba in piedi appoggiata alle sponde del lettino perché non vuole fare la nanna, e la maestra che le mette una mano all’altezza della gola e la spinge giù. Due volte. Assistita dagli avvocati Fabio Pezzotta e Sara Veri, la titolare ha scelto di difendersi a dibattimento, dove, si può intuire dalle parole del difensore, vorrà dire la sua sul metodo educativo. La polizia ha sentito i genitori di altri bambini e due educatrici che vennero licenziate nel 2016: hanno raccontato di carenza di personale, dell’angolo dei castighi e che i bimbi venivano lasciati soli nei lettini e nei seggioloni. L’imputazione è risalita fino al 2012 con le testimonianze, mentre i filmati sono relativi per forza di cose agli episodi recenti, che riguardano tre bambini. L’asilo è temporaneamente chiuso. Mentre si tornerà in aula il 29 giugno.

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