IN CARCERE PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA

3 anni e 8 mesi, questa la condanna per maltrattamenti in famiglia ai danni della ex e mancata corresponsione degli alimenti. A finire in cella un 43enne, residente a Borgo di Terzo, occupato nel catering, finito in carcere con l’accusa di maltrattamenti alla nuova compagna. L’imputato in aula ha descritto nei dettagli la sua versione dei fatti. Le violenze nei confronti della ex, sarebbero iniziate nel 2019 quando la coppia viveva con i 2 figli. Tra gli episodi recriminati la frattura del naso all’allora compagna, fatta anche cadere a terra mentre era in gravidanza, graffiata, oltre che ricoperta di insulti, violenze che aveva costretto la donna a ricorrere alle cure al Pronto soccorso. L’uomo, ha raccontato di aver fatto uso di cocaina che avrebbe contribuito ad aumentare la sua aggressività. A carico dell’uomo ci sarebbe poi il capitolo alimenti, divenuti a suo dire insostenibili da corrispondere se rapportati ai guadagni. “Ho sempre cercato di aiutare i miei figli, ha raccontato, anche ricorrendo a prestiti, a volte dei genitori. Ma quando gli affari andavano bene non mi sono mai tirato indietro”. La ex aveva ritirato la querela, ma il processo è proseguito. L’avvocato della difesa ha invocato l’assoluzione perché in 8 anni di relazione c’è un solo episodio documentato, quello per cui la parte offesa s’era fatta refertare. Il Tribunale lo ha condannato per i maltrattamenti e i mancati versamenti, assolvendolo perché il fatto non sussiste dalle ingiurie e dalle minacce.

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