10 ANNI PER L'OMICIDA DI ESINE

Condannato a 10 anni Bettino Puritani accusato di aver ucciso durante una lite nella notte tra l'1 e il 2 giugno 2020 il coinquilino Vincenzo Arrigo. Il processo si è svolto questo mercoledì con rito abbreviato presso il Tribunale di Brescia, dove il Gup Elena Stefana ha emesso la sentenza. La pm Barbara Benzi aveva chiesto una condanna a 10 anni di reclusione mentre la difesa di Puritani aveva chiesto l’assoluzione per legittima difesa e in subordine l’omicidio preterintenzionale. Michela Borra, avvocato dell’imputato, la scorsa udienza aveva portato in aula documentazione del pronto soccorso in base alla quale risulterebbe che Puritani era stato aggredito da Arrigo. Documentazione alla quale aveva aggiunto le dichiarazioni di una donna che avrebbe visto Puritani con il volto tumefatto. Vincenzo Arrigo era stato ucciso a colpi di roncola ed ai carabinieri intervenuti sul posto dopo la chiamata al 112 avevano rilevato tracce di sangue ovunque, a testimonianza che c'era stata anche una colluttazione tra in due. Evidentemente Arrigo aveva tentato di reagire e di sottrarsi alla furia dei colpi infertigli da Puritani. L'avvocato Borra aveva anche sostenuto che Puritani era costantemente pressato da Arrigo e tra i due, che vivevano in una sorta di struttura protetta, ma in un contesto di estremo degrado, scoppiavano liti frequenti, anche ad detta dei vicini di casa. L'ultima appunto nella tarda serata tra l'è'1 e il 2 giugno quando Arrigo, che secondo la testimonianza di Puritani aveva bevuto, lo voleva costringere a cercargli mozziconi di sigaretta. Al rifiuto di Puritani, Arrigo avrebbe tentato di colpirlo, ma Puritani è riuscito ad afferrare la roncola colpendo il suo coinquilino fino ad ucciderlo. Al di là della sentenza, che è parsa da subito scontata, rimane l'amarezza nel constatare come due persone fragili e problematiche potessero vivere assieme in condizioni che di umano avevano ben poco.

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