DELITTO CAMPA: PM CHIEDE 24 ANNI

“Chiedo scusa per ciò che ho fatto. Anselmo mi ha voluto bene, mi ha trattato come un figlio” sono queste le dichiarazioni spontanee rilasciate in Tribunale questo lunedì 12 giugno da Hamadi El Makkaoui  durante il processo a suo carico per l’omicidio dell’imprenditore Anselmo Campa, ucciso a martellate nel suo appartamento di Grumello del Monte il 19 aprile 2022. Il pubblico ministero Maria Esposito ha chiesto una condanna a 24 anni di carcere per il 26enne valutando da un lato l'aggravante dei motivi futili e abietti e dall'altro le attenuanti generiche. La difesa ha tratteggiato la personalità dell’imputato facendo riferimento alla sua difficile storia personale, parlando di  un “corto circuito mentale del 26enne provocato dal comportamento della vittima (Anselmo Campa), che ha così suscitato una nuova sensazione di rifiuto e abbandono e causato una reazione esplosiva nel giovane, quindi per la difesa non va riconosciuta l’aggravante per motivi futili”. Quel 19 aprile il giovane, fidanzato da tempo con Federica, la figlia di Campa, si era recato a casa dell’imprenditore con l’intenzione di farsi riconsegnare del denaro, una somma di circa 500 euro che lo stesso aveva versato per l’acquisto di un’auto datagli in uso dall’imprenditore 56enne. Quando il rapporto tra Hamadi e Federica era finito, l’auto era stata restituita al proprietario, Anselmo Campa, che l’aveva poi rivenduta a un amico. Durante l’incontro la discussione e l’aggressione a colpi di martello. Le parti civili questo lunedì in Tribunale hanno chiesto 800 mila euro di provvisionale mentre la difesa ha chiesto l’esclusione del l’aggravante dei futili motivi e il minimo della pena considerando che l’imputato è reo confesso. La sentenza è attesa per il 30 giugno.

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