CHIUSE LE INDAGINI SULLA MORTE DI ANSELMO CAMPA

La Procura ha notificato alle parti la chiusura delle indagini, sulla morte di Anselmo Campa, l’imprenditore di 56 anni ucciso nel suo appartamento di Grumello del Monte la sera del 19 aprile scorso con una ventina di martellate. Un atto formale che di fatto apre le porte del tribunale all’unico indagato accusato del delitto: Hamedi El Makkaoui, marocchino di 22 anni, ex fidanzato della figlia dello scomparso, al quale viene contestata l’accusa di omicidio volontario aggravato da futili e abietti motivi. Nel corso delle indagini era stato sottoposto ai rilievi scientifici il martello usato per uccidere l’imprenditore e sull’arma del delitto erano state trovate sia le impronte della vittima, sia quelle di El Makkaoui. Si procederà quindi secondo l’iter giudiziario ordinario. A originare il drammatico episodio, probabilmente la richiesta di 500 euro, il ventiduenne voleva che Campa gli riconoscesse questi soldi dei circa 6-7.000 euro che, a suo dire, aveva versato per una Renault Clio che l’imprenditore e padre della sua ex fidanzata gli aveva dato in uso e che, invece, recentemente aveva preteso indietro per venderla a un amico. Alla richiesta del giovane, giunto in casa di Campa, l’imprenditore avrebbe risposto in malo modo scatenando, parrebbe, la furia omicida del giovane che finiva per colpire con più di venti martellate il capo della vittima. El Makkaoui, messo alle strette, aveva poi confessato il delitto. Nei suoi confronti scattava la custodia in carcere per il pericolo di reiterazione del reato. Infatti, era stato spiegato che “la grave condotta” era “originata da motivi di carattere economico che, se non futili, sono senza dubbio legati ai vizi di gioco e da stupefacenti, che hanno dato sfogo a uno spropositato impulso omicida, con perdita dei normali freni inibitori”.

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