LA STORIA DEGLI UMILIATI IN UN ROMANZO STORICO

Et labora...! Nessuna elemosina è più preziosa di quella che si fa con il frutto del proprio lavoro. Questa frase – che è anche il titolo dell'ultimo romanzo dell'eclettico avvocato camuno Pier Luigi Milani – ne è al contempo la sintesi. Perché la vicenda che l'autore narra, come dice Claudio Bragaglio nella prefazione, “ci cattura in una densa rete di avvenimenti stesa fra Valcamonica e Brescia agli albori del 1200”, allorquando nella nostra provincia proliferarono le comunità dei frati umiliati. Una di queste si trovava a Malegno dove oggi sorge la Pia fondazione. Negli ultimi tre anni l'avvocato Milani ne ha seguito le tracce scoprendo un'infinita di documentazione. Gli Umiliati, frati ma anche laici, daranno sul nostro territorio un impulso notevole all'industria laniera applicando soprattutto la seconda parte della regola benedettina “ora et labora”. Su queste vicende storiche – documentate molto bene nel romanzo grazie ad una fitta serie di note – si inseriscono le vicende dei due protagonisti: Gioanì, un giovane pastore malegnese e Filardo, il priore degli Umiliati di Malegno. E proprio a Malegno dove un tempo sorgeva la Domus di questo ordine si errà sabato alle 16, nei locali che oggi sono della Pia fondazione, la presentazione del libro. Oltre all'autore saranno presenti Claudio Bragaglio che ne ha curato la prefazione, la presidente del Circolo Culturale Ghislandi (che dato la stampa al libro), Mariella Minini, i sindaci di Cividate e Malegno ed il parroco, Andrea Orizio presidente della Pia Fondazione.

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