DIMESSO IL CARABINIERE ACCOLTELLATO

Era rimasto ferito nell’aggressione avvenuta lo scorso 3 febbraio durante un’operazione antidroga in località Saletti, a Nembro, con lui un collega dimesso dopo ventiquattr’ore. I due militari dell’Arma, in servizio da tre anni alla stazione di Albino, quella sera erano stati aggrediti individue intento a spacciare droga, dileguatosi poi a piedi,dopo aver raggiunto la zona del sottopasso, com’era solito fare, in sella ad una bicicletta. Tre giorni dopo, il 6 febbraio, era stato rintracciato e arrestato a Bardonecchia, in Piemonte, dove aveva tentato di raggiungere la Francia. L’uomo un marocchino di 36 anni era già conosciuto alle forze dell’ordine per una serie di episodi di spaccio, tanto da essere stato localizzato grazie al segnale di un cellulare in uso. Sottoposto a fermo indiziale per delitto, si trova rinchiuso in carcere in Piemonte per tentato omicidio, resistenza e porto d’arma bianca. Quella sera aveva ferito il carabiniere più giovane – 24 anni, nativo di Reggio Calabria – al bicipite sinistro e il suo collega più grande – 26 anni, originario di Caltagirone – al torace sinistro. Il primo era stato dimesso dal Papa Giovanni XXIII di Bergamo la sera successiva all’aggressione con una prognosi di un mese. Il collega è stato invece trattenuto e ricoverato, oltre che sottoposto a un intervento chirurgico a seguito di una emorragia causata dalla lesione di un’arteria. Durante la degenza sono subentrate alcune complicazioni, superate egregiamente, anche se bisognerà attendere maggio per il completo recupero.

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