IL GIALLO DEI PROFUGHI FUGGITI DUE VOLTE
Non sembrava vero a Gianbattista Bosio, presidente della riserva delle Torbiere di Iseo, e alla sua famiglia di poter riaprire la casa della mamma, morta da pochi mesi, e di poterlo fare per accogliere le figlie e le nipoti della donna ucraina che di lei si era occupata che scappano dalla guerra. Una domenica intera a ripulire e a preparare la casa, i letti, i viveri, in paese era partita una gara di solidarietà per raccogliere cibo, vestiti. Arrivano alle tre di lunedì mattina, il tempo di conoscersi e ovviamente devono scattare le operazioni di registrazione, ed è a questo punto che succede qualcosa di strano, quando arriva la polizia locale per espletare queste formalità si sono spaventati e hanno raccolto gran parte dei viveri che erano stati raccolti in paese per loro. Un comportamento che ha spiazzato Gianbattista Bosio e la sua famiglia, oltre che tutto il paese che aveva fatto una gara di solidarietà per rendere il loro soggiorno più sereno. Un comportamento che ha fatto nascere qualche dubbio.
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