30 ANNI DI INDIPENDENZA

Il primo marzo è la festa dell'indipendenza della Bosnia-Erzegovina. Quest'anno ricorre il 30esimo anniversario e anche la comunità camuna ha voluto ricordare questa importante data. Lo ha fatto con un incontro ospitato dal comune di Piancamuno presenti i rappresentanti dei municipi di Darfo, Angolo, Rogno, Costa Volpino, i appresentanti dell'Associazione Ljiljan ed il console bosniaco. E' una comunità ben integrata quella bosniaca in Valle Camonica che sta sviluppando progetti con il territorio e che ha stretto legami forti anche con gli amministratori. Non è mancato durante la serata un pensiero al popolo ucraino da parte sia degli amministratori camuni che dei rappresentanti dell'associazione e del console. Le popolazioni della Bosnia-Erzegovina sanno bene cosa significa una guerra, quella che ha portato all'indipendenza del loro paese durata oltre tre anni e combattuta fra il primo marzo 1992 e il 14 dicembre 1995 fino alla stipula dell'accordo di Dayton che pose ufficialmente fine alle ostilità. Il conflitto si inserisce all'interno delle guerre che devastarono l'ex jugoslavia all'indomani della dissoluzione della Repubblica Socialista Federale. La guerra fece quasi 100 mila vittime. Una delle pagine più oscure fu il massacro di Srebrenica l'11 luglio del 95 quando l'esercito riuscì ad entrare definitivamente in città: i maschi dai 12 ai 77 anni furono separati dalle donne, dai bambini e dagli anziani, apparentemente per essere interrogati, in realtà vennero uccisi e sepolti in fosse comuni.

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