PRIMO VIAGGIO IN UCRAINA A BUON FINE
Il primo viaggio in Ucraina – non senza qualche imprevisto – è andato a buon fine. Nella tarda serata di questo giovedì 3 marzo, attorno alle 23, è giunta una lieta e attesa notizia: i tre volontari dell’Associazione DomaniZavtra partiti martedì sera da Darfo Boario Terme (Tiziano Rota, Arduino Vanini e Giampaolo Previtali) hanno fatto centro. Dopo che un primo carico di beni di prima necessità raccolti in Valle Camonica era stato consegnato in un campo profughi che contava circa trecento sfollati (tra cui ragazzi, numerosi bambini, donne e qualche anziano) i tre nella tarda serata di questo giovedì 3 marzo, attorno alle 23, sono riusciti a raggiungere e poi superare il confine tra Polonia e Ucraina, all'altezza di Leopoli, e consegnare il resto del materiale sanitario. Un’impresa non semplice: già ad ottanta chilometri dalla frontiera i loro mezzi sono stati rallentati da lunghe code. In calce, da parte dei volontari della Croce Rossa Ucraina che li attendevano, una richiesta: quella di recare con sé – nella terra di nessuno – anche una ventina di taniche di carburante necessarie per il loro rientro verso Kiev, dove sussistono grandi difficoltà di approvvigionamento. Una volta raggiunta la dogana, a palesarsi di fronte ai loro occhi numerose persone a piedi, in fuga: uomini, donne, anziani e bambini che reggevano sulle spalle o tra le mani lo stretto necessario per correre verso la libertà, lontani dalle sofferenze della guerra. Qualcuno di loro, stremato, accampato al confine, già appagato da un precario senso di tranquillità che solo chi è profugo, costretto ad abbandonare la propria patria accompagnato dalla paura, può provare. Nelle clip amatoriali, ma crudamente reali, girate dai volontari di DomaniZavtra, la cronaca della realtà. Testimonianze fermate dall’intervento della polizia di frontiera, votata a celare quanto sta accadendo nell’Europa dell’est. Ecco, dunque che, al settimo giorno di guerra, tre camuni hanno scaricato e consegnato alla gente di Kiev la seconda parte dei colli, presi in consegna dalla Croce Rossa. Con il grazie di DomaniZavtra si è conclusa questa prima spedizione non certo priva di imprevisti. Ne seguiranno altre, nella speranza che questo conflitto “dettato dall’alto” e dall’egoismo dei singoli possa presto avere fine.
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