SOCCORSI LAV IN UCRAINA

Un popolo in fuga con i propri animali: ogni famiglia li porta con sé nei bivacchi improvvisati. In molti casi gli ucraini preferiscono restare intrappolati a casa sotto le bombe, piuttosto che abbandonarli. Fortunatamente c’è anche chi, per quanto possibile, pensa a questo. Stiamo parlando dei volontari della LAV, Lega Anti Vivisezione, che dal 1977 ogni giorno si impegna per l'affermazione dei diritti degli animali e lotta contro ogni forma di violenza e di sfruttamento. “Non saremmo mai tornati dall’Ucraina senza di loro!”, afferma Beatrice Rezzaghi, Responsabile dell’Unità di Emergenza, al rientro da una missione dai territori in guerra. Una missione di 4 giorni, 3.000 km, 3 confini attraversati per portare in salvo da morte certa 36 cani da un canile a sud di Kiev. “Abbiamo lavorato 4 giorni senza sosta in questo drammatico scenario, per recuperare gli animali. Sono cuccioli e adulti, di taglia grande e piccola. Tutti diversi ma con una cosa in comune: hanno conosciuto l’orrore della guerra”. Grazie al supporto dell’Associazione FOUR PAWS siamo riusciti a portarli in salvo. Dieci di loro sono arrivati in Italia, mentre gli altri 26 dopo essere stati vaccinati, microchippati e aver ottenuto il passaporto europeo, dovranno osservare una quarantena di 30 giorni in Slovacchia, al termine dei quali torneremo a prenderli per portarli in Italia e garantire loro libertà, sicurezza, una vita felice: quello che ogni essere vivente merita!

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