SELCA: SI FACCIA IN FRETTA

La sentenza del consiglio di stato che decreta che il curatore fallimentare dell'ex Selca di Forno Allione dovrà farsi carico della bonifica dell'area riapre il dibattito anche fra le associazioni ambientaliste del territorio che si augurano dopo anni di battaglie che l'annoso problema venga risolto e in tempi brevi perché già qualche anno fa l'Arpa aveva rilevato la presenza in falda di valori ben al di sopra della media. Per fortuna cianuri e fluoruri ristagno e fanno fatica a perdolare, comunque non c'è tempo da perdere. Come ben si sta solo sul sito ex Selca giacciono 37 mila tonnellate di rifiuti speciali contenenti cianuri e floruri che le associazioni ambientaliste del territorio vorrebbero non solo venissero rimosse ma anche processate per quanto possibile, cioé lavorate come aveva giàù previsto un piano di bonifica presentato tempo fa al curatore fallimentare. Non c'è però tempo da perdere, come detto, e a questo proposito le associazioni ambientaliste chiedono anche alla politica di seguire attentamente la questione. Oggi le associazioni del territorio dunque, forti anche di una raccolta di circa 5 mila firme on line e cartacee, chiedono che finalmente si proceda senza ulteriori ritardi e tentennamenti.

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