SI INDAGA SULLA MORTE DI CAMPA

I carabinieri, impegnanti nel ricostruire le cause della morte di Anselmo Campa, non tralasciano alcuna pista, nemmeno quella di un furto nell’abitazione finito in tragedia. L’imprenditore 56enne e fondatore, come il padre, della ditta Trattamenti Termici e Galvanici srl di Cologne, che poi Campa aveva ereditato con la sorella e che ha gestito con la familiare e con il marito di lei, come ormai noto, è stato trovato morto mercoledì sera, intorno alle 21, nel suo appartamento in via Nembrini 56 a Grumello del Monte, riverso a terra sul pavimento del soggiorno, rivolto verso la porta d’ingresso, in una pozza di sangue e con una profonda ferita alla testa. Sembrerebbe che i rapporti con la sorella e il cognato si fossero incrinati, tanto che circa un anno fa Campa si era ritirato dalla gestione diretta dell’azienda e stava trattando la vendita delle quote societarie. Nella vita di Campa era molto importante il circolo Arci, che frequentava assiduamente. Proprio al circolo, alle 18.30 di martedì, è stato visto l’ultima volta. Qui aveva dato appuntamento agli amici per la sera stessa. Non presentatosi, gli amici pensavano avesse cambiato idea. ma non vedendolo il giorno successivo, si sono allarmati. Contattato al telefono a più riprese, alle 21 suonavano a un inquilino del palazzo per accedere allo stabile. Saliti a casa di Anselmo, la cui porta era aperta, avveniva l’agghiacciante scoperta. Un ragazzo indiano che vive in un appartamento confinante ha raccontato di averlo sentito gridare con qualcuno al telefono intorno alle 21 di lunedì. Proprio l’analisi del cellulare della vittima potrebbe fornire degli indizi importanti. Al momento non vi sono piste privilegiate da approfondire. Anselmo Campa al ritrovamento aveva ancora addosso il portafogli, il cellulare, e in casa c’erano ancora le chiavi della sua Range Rover Velar.

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