ROMINA ANNEGATA CON LA TESTA SOTT’ACQUA

Carlo Fumagalli, ha confessato come ha fatto ad uccidere la 44enne convivente Romina Vento. L’uomo ha spiegato che la donna era riuscita a uscire dall’auto e a riemergere, così come avevano raccontato i due uomini che poco dopo le 21,30 di martedì l’hanno sentita gridare aiuto. Fumagalli ha spiegato che pure lui è uscito dalla portiera del passeggero per raggiungere la compagna e affogarla, tenendole la testa sott’acqua fino a che lei non ha perso coscienza. Poi, una volta raggiunta la riva, si è incamminato a piedi verso Vaprio d’Adda, dove è stato ritrovato a tre ore di distanza dall’accaduto, in stato confusionale e con gli abiti ancora inzuppati. Ai due uomini accorsi per soccorrerlo e che gli chiedevano quanti erano sull’auto, il 49enne ha urlato “Mio figlio, mio figlio!”. Ma, come abbiamo già avuto modo di ricordare, il bambino di 10 anni, nato dalla relazione della coppia, in quel momento era nell’abitazione di famiglia con la sorella quindicenne. Particolarmente provato, anche se non del tutto presente, l’operaio giovedì sera, mentre si trovava in cella ha manifestato intenzioni suicide, venendo quindi trasferito all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove è stato sottoposto a trattamento psichiatrico e dove ieri si è svolto l’interrogatorio davanti al giudice delle indagini preliminari, che nel pomeriggio ha convalidato l’arresto e disposto il carcere. Va ricordato che Fumagalli dalla fine della scorsa estate era in preda a disagi psichici e quindi sottoposto a una terapia psichiatrica che però ha interrotto nelle ultime 5 settimane. Romina Vento s’era decisa a chiudere il rapporto, che Fumagalli cercava invece disperatamente di rinsaldare. Ed è stata proprio la determinazione della donna la causa scatenante, stando a quanto raccontato dallo stesso Fumagalli. Fabrizio Manzani, avvocato difensore, inquadra quanto accaduto descrivendolo come uno scatto d’ira: “Gli è andato il sangue alla testa”, aprendo altresì l’ipotesi di un iniziale tentativo di omicidio-suicidio: “Gettandosi in acqua a tutta velocità con l’auto aveva accettato il rischio di morire anche lui”.

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