PERIZIA PSICHIATRICA PER FUMAGALLI

Disposta una consulenza psichiatrica per capire le condizioni nelle quali ha agito Carlo Fumagalli, l’operaio 49enne di Fara Gera d’Adda che la sera del 19 aprile scorso ha ucciso la convivente Romina Vento, 44 anni, annegandola nel fiume Adda dopo essersi lanciato in acqua con l’auto su cui si trovavano. Sarà lo psichiatra bresciano Giacomo Filippini, a stabilire se l’uomo era capace di intendere e volere al momento dell’omicidio. Come più volte abbiamo avuto modo di ricordare Fumagalli era da mesi sottoposto ad una terapia psichiatrica, dovuta a particolari manifestazioni di disagio, percorso che però aveva interrotto nelle ultime settimane. La volontà espressa con estrema fermezza da Romina, di voler interrompere la relazione, avrebbe innescato il raptus omicida. Una convivenza risultata difficile per la vittima, costretta a fronteggiare le ripetute ossessioni del compagno. Così quella sera dopo aver lasciato nell’appartamento di via Udine a Fara Gera d’Adda i figli di 15 e 10 anni l’uomo saliva in auto e si dirigeva sul posto di lavoro di Romina e dopo aver accompagnato a casa una collega della donna, scoppiava la lite, culminata con la Renault Megane lanciata in velocità nel fiume. I due riuscivano ad emergere dall’abitacolo, Fumagalli però raggiungeva la compagna affogandola, poi, una volta a riva si incamminava verso Vaprio d’Adda, dove è stato ritrovato 3 ore più tardi. Arrestato per omicidio volontario aggravato dal rapporto di convivenza, dopo aver manifestato propositi suicidi e sottoposto a trattamenti psichiatrici all’ospedale Papa Giovanni XXIII°, veniva trasferito nuovamente in cella.

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