DUE DELITTI IN CERCA DI VERITA'
Romina Vento è morta per annegamento. Lo conferma l'autopsia effettuata sul corpo della 44enne uccsa dal compagna, Carlo Fumagalli a Fara Gera d'Adda la sera del 19 aprile scorso. Gli esiti definitivi degli esami, effettuati all'ospedale di Bergamo dal medico legale Luca Tajana dell'Università di Pavia martedì 26 aprile, verranno depositivi entro una sessantina di giorni. Per ora pare che non vi siano altri segni di violenza sul corpo della donna recuperato dalle acque dell'Adda dopo che il compagno Carlo Fumagalli si era lanciato nel fiume con la loro auto martedì sera dopo che era uscito con la sua donna, forse per chiarirsi sui loro problemi. Dopo aver lanciato l'auto nel fiume il Fumagalli avrebbe affogato la donna che era riuscita a riemergere e poi era fuggito attraverso i boschi. Alla "simulazione" dell'incidente però ha assistito un gruppo di atleti che si stava allenando nel campo poco distante dalla strada che hanno dato l'allarme. Agli inquirenti arrivati in posto era parso tutto molto strano. Una volta rintracciato l'uomo, il quadro purtroppo si è delineato in tutta la sua drammaticità. Romina Vento è stata vittima di un femminicidio. In queste ore è stata eseguita l'autopsia anche sul corpo di Anselmo Campa l'imprenditore 56enne ucciso martedì 19 aprile nella sua abitazione di Grumello del Monte. Secondo quanto emerso dall'esame autoptico ad uccidere l'uomo sarebbe stati numerosi colpi di martello alla testa. Per il delitto è in carcere un 22enne di origini marocchine Hamedi El Makkaoui ex fidanzato delle figlia dell'uomo che ha confessato il delitto. A muovere la mano del giovane il fatto che l'uomo avesse venduto l'auto, una Clio intestata alla ditta che però sarebbe stata in uso al giovane marocchino che pare avesse versato denaro al 56enne. In queste ore il GIP deciderà sulle sorti del giovane in merito alla convalida del fermo e sulle eventuali misure cautelari.
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