CASTELMELLA: CONFERMATE LE ACCUSE DI OMICIDIO
Svolta nel giallo di Castelmella. Le indagini sono state chiuse, con la conferma delle accuse: Alberto Andreoli, il 50enne già arrestato il 1 febbraio scorso a seguito della morte del padre Vittorio, 67 anni, trovato senza vita nella sua abitazione, è accusato di omicidio preterintenzionale. Dalla ricostruzione degli inquirenti condivisa con la Procura nella chiusura delle indagini, il 67enne sarebbe morto a causa di un infarto in bagno, dove si era rinchiuso per sfuggire all’ennesima aggressione violenta del figlio. Un malore provocato dalle botte subite in quella notte e dalla foga del tragico momento. Dai segni rilevati sul corpo della vittima, sembra infatti che Antonio sia stato colpito più volte prima di riuscire a fuggire e a ripararsi in bagno. A lanciare l’allarme era stato un parente del 67enne, ma all’arrivo, i soccorsi non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. La situazione tra padre e figlio era instabile da tempo, con periodi alterni tra botte, minacce e denunce, anche i vicini avevano confermato di sentire spesso liti e urla tra i due. Quella sera il figlio Alberto non si sarebbe nemmeno potuto allontanare dalla sua abitazione a Torbole Casaglia perché era agli arresti domiciliari per spaccio di droga. Era stato infatti arrestato per omicidio preterintenzionale, evasione e resistenza a pubblico ufficiale. Ora per la pubblica accusa, dunque, non ci sarebbero più dubbi sulle responsabilità di Alberto Andreoli sui fatti accaduti.
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