IL GIRO D'ITALIA RIAPRE IL CROCEDOMINI

Il prolungato bel tempo e la mancanza di precipitazioni invernali e primaverili avevano posto le basi per la riapertura del passo Crocedomini che si è fatta attendere a lungo, nonostante molte sollecitazioni pervenute da più parti alla Provincia di Brescia. Ora, finalmente, il passaggio della tappa del Giro d'Italia questo martedì 24 maggio ha fatto accelerare i lavori di pulizia e ripristino di parte del manto d'asfalto, nuova segnaletica orizzontale e messa in sicurezza di tutto il tracciato, da Bagolino a Breno. Nel contempo è stata riaperta anche la strada del Dasdana che collega con la Valtrompia con il tracciato in quota di 14 chilometri, il più lungo di tutta Europa. Non appena riaperta la strada da parte del cantoniere della Provincia, il tam-tam tra i motociclisti d'oltralpe è corso veloce e in poche ore la strada è tornata ad essere il regno delle due ruote. In pochi giorni anche l'ambiente d'alta montagna sta cambiando i suoi colori, con tanta erba novella e soprattutto con fioriture eccezionali delle ormai famose fritillarie del Crocedomini, meta di visite di appassionati botanici, ma anche di tutte le varietà di primule e genziane, con qualche area segreta in cui sboccia il Cypripedium Calceolus, la famosa scarpetta della Madonna, in attesa della fioritura del giglio martagone e delle tante famiglie di orchidee spontanee e finalmente delle grandi praterie di rododendri. L'apertura della strada provinciale ha accelerato anche i lavori per la riapertura dei rifugi in quota, soprattutto quelli lungo il famoso sentiero numero 1 “Alta via dell'Adamello”, ideato da Renato Floreancich. Tutte le strade di montagna, ma quella delle tre valli che raggiunge il passo Crocedomini in modo particolare, vista la sua configurazione geografica e le zone di pregio turistico raggiunte, sono determinanti per far vivere l'economia di un territorio.

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