L'ABBRACCIO DELLA VALLE AGLI IMI
Qualcuno riuscì a tornare, qualcuno morì di stenti, fame o malattia nei campi, altri nei lager non arrivarono neppure. Sono le storie degli IMI (gli internati militari italiani) che dopo l'8 settembre 1943 dissero no al fascismo e al nazismo e vennero deportati. Fra loro c'erano moltissimi camuni. Finora ne sono stati ritrovati 2200 e di questi sono state ricostruire le storie grazie all'ANEI di Valle Camonica. Il loro sacrificio venne per decenni ignorato, poi finalmente nel 2006 il presidente della Repubblica istituì per gli IMI un riconoscimento, una medaglia d'onore. Sono 56 quelle consegnate questo sabato 4 giugno in Valle Camonica a Malonno dove si è tenuta la cerimonia presieduta dalla prefetta di Brescia Maria Rosaria Laganà. La giornata è stata organizzata dall'amministrazione comunale insieme all'ANEI. Erano presentati i familiari dei premiati, autorità civili e militari, i sindaci. Per chi ha patito le pene dell'internamento si tratta di un riconoscimento importante seppur tardivo, ma che finalmente rende giustizia – ha detto il presidente dell'ANI camuna Fabio Branchi – al loro sacrificio, a quello delle loro famiglie.
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