CELESTINO È TORNATO A CASA

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Come altri 650 mila, dopo l'8 settembre 1943, aveva detto no al fascismo e al nazismo ed era finito, come tanti altri soldati italiani, in un campo di concentramento. Lui, Celestino Felappi di Fraine di Pisogne (classe 1920) a casa dalla guerra non è più tornato. Dopo l'armistizio venne catturato dai tedeschi ed internato in Germania a Donnersberg. E' morto per le conseguenze di una malattia causata dalle durissime condizioni imposte dall’internamento nel lager nazista di Bathorn il 16 aprile 1945. La sua salma era sepolta nel Cimitero Militare Italiano d’Onore di Amburgo. In questi giorni, dopo un anno, i parenti di Celestino Felappi sono riusciti a riportarlo a casa. Sapevano che era morto, perché aveva consegnato il suo portafoglio ad un amico di Darfo Carlo Ducoli che lo aveva assistito durante gli ultimi giorni di vita. Carlo mantenne la promessa fattagli. Questa domenica dopo quasi 80 anni, Celestino è tornato nel suo paese natale dove questa domenica gli sono stati resi gli onori prima della sepoltura. Erano presente le associazioni del territorio e le autorità civili. Anche l'ANEI di Valle Camonica ha contribuito a riportare a casa Celestino un fatto importante non solo per Pisogne ma per l'intera comunità. Secondo le ricerche dell'ANEI di Valle Camonica sarebbero 151 gli internati militari camuni morti nei campi di concentramento. Intanto prosegue anche il lavoro dell'ANEI di Valle Camonica per raccontare le storie degli IMI camuni e far riconoscere loro la medaglia d'onore, riconoscimento istituiti da presidente della repubblica per onorare il loro sacrificio.

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