90° PER IL GRUPPO ALPINI DI GANDINO

Sabato 9 e domenica 10 luglio il Gruppo Alpini di Gandino festeggia il 90° anniversario di fondazione. Dopo la seconda guerra mondiale il Gruppo fu “rifondato” nel 1948 per opera di tre alpini in congedo: Gigino Rudelli, Francesco Picinali e Gino Alberti. Rudelli ha retto l’ANA Gandino per ben 52 anni, sino al 2000, quando è stato nominato capogruppo Angelo Moro, morto improvvisamente nel 2010. In seguito il ruolo di capogruppo è stato rivestito da Luigi Piazzini e Fabrizio Nodari, entrambi scomparsi.  Nel 2007 alle penne nere gandinesi fu assegnata la Benemerenza Cittadina. In paese e nelle frazioni di Barzizza e Cirano lo slancio generoso delle Penne Nere ha sostenuto, oltre che con la riconosciuta instancabile operosità, anche in una moltitudine di iniziative legate alla solidarietà e alla promozione sociale. Il programma dei festeggiamenti prevede per sabato 9 luglio la deposizione di corone d’alloro presso i monumenti ai caduti nel Cimitero di Gandino (16.00), Barzizza (17.00) e Cirano (17.45). Alle 18.30 verrà celebrata la messa alla Cappelletta de l’Oselì. Alle 21, in piazza Vittorio Veneto a Gandino davanti al municipio è in programma il concerto del Coro ANA Penne Nere di Almè e del Civico Corpo Musicale di Gandino. Domenica 10 luglio alle 8 l’ammassamento con rinfresco di benvenuto presso il parcheggio delle Scuole Elementari e dalle 9 alzabandiera e sfilata che percorrerà il centro storico accompagnata dal Civico Corpo Musicale di Gandino. Sono invitati a partecipare tutti gli Alpini. I familiari di coloro che negli anni “sono andati avanti” potranno sfilare portando in mano il cappello dei propri congiunti. Alle 9.45 onori ai caduti e deposizione di corona d’alloro presso le lapidi di Piazza Vittorio Veneto. Seguiranno i discorsi ufficiali e la successiva messa in Basilica alle 10.30. Alle 12.30 il festoso rancio alpino presso l’Auditorium delle Suore Orsoline sancirà il felice compleanno prima dell’ammainabandiera finale. Inevitabile in questa ricorrenza rivolgere il pensiero ai terribili momenti della pandemia, dove il riconosciuto spirito aggregativo del gruppo è stato annullato dalla drammaticità dei fatti.

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