“MAS” E ALPINI: VALLE SERIANA IN FESTA
Momenti di festa e tradizione in Valle Seriana. Due gli appuntamenti previsti nel fine Settimana. Si va dai 94 anni del gruppo alpini di Ardesio alla storica ricorrenza del Mas di Ponte Nossa. Il gruppo alpini di Ardesio, presieduto da Alberto Pezzoli, festeggia in questo finesettimana l' importante traguardo. Le celebrazioni inizieranno con la terza rassegna corale alle 21 di questo sabato al cineteatro dell’oratorio parrocchiale. Nel corso della serata si esibiranno: il Coro Ana Alpini di Ardesio, diretto dal maestro Marco Pedrana, al quale spetterà fare gli onori di casa; il Coro Ana San Martino, diretto dal maestro Fabio Piazzalunga e il Coro alpino Palazzolese, guidato dal maestro Antonello Greco. La festa continuerà poi nella giornata domenicale. Alle 9 è previsto l’ammassamento delle penne nere nel piazzale del Municipio e alle 10,30 avrà inizio la sfilata alpina e l’alzabandiera. Quindi, alle 10,30 il parroco, don Guglielmo Capitanio, nella chiesa parrocchiale celebrerà la Messa, animata del Coro Ana Alpini di Ardesio. Seguiranno la deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti e il pranzo sociale in oratorio. L’altro appuntamento vede protagonisti «Amici del Mas» di Ponte Nossa e volontari Pro Ardesio che domani mattina procederanno al taglio dell’abete, il Mas, al centro della tradizione delle Calende di maggio. I volontari raggiungeranno un bosco, nella contrada Zanetti di Ardesio e qui con una speciale scure datata 1981, taglieranno un abete. L’albero verrà messo su un camion, portato per le vie di Ardesio e poi, decorato, attraverserà l’abitato di Ponte Nossa accompagnato dalle note del Corpo musicale. Sarà infine benedetto dal parroco sul sagrato del santuario della Madonna delle Lacrime. Dopo la Messa delle 10,15 sarà trasferito ai piedi del Pés e sarà scortecciato. E qui rimarrà fino al primo maggio quando i Soci del Mas lo porteranno a spalle lungo il sentiero che conduce alla sommità del Pés per piantarlo vicino alla statua della Madonnina degli alpini. Il primo giugno, vigilia dell’Apparizione, sarà tagliato e dato alle fiamme.
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