A PROCESSO PER LA STRAGE DI PIAZZA LOGGIA

La Procura dei minori di Brescia e quella ordinaria hanno chiesto il rinvio a giudizio di Marco Toffaloni e Roberto Zorzi, due presunti esecutori materiali della strage di Piazza della Loggia. I due, che oggi vivono all’estero, secondo l’accusa avrebbero avuto un ruolo nella fase esecutiva dell’attentato. Marco Toffaloni, all’epoca dei fatti 17enne, sarebbe stato in piazza quella mattina durante  la manifestazione dei sindacati, promossa contro l'escalation di attentati di matrice fascista in città. Una foto testimoniarebbe la sua presenza in piazza Loggia quella mattina. Roberto Zorzi invece, allora 20enne, avrebbe condiviso politicamente e moralmente il mandato con l’amico e avrebbe partecipato alle riunioni in cui l’attentato veniva ideato.  La richiesta di rinvio a giudizio per i due uomini arriva a distanza di 48 anni dalla strage che  il 28 maggio del 1974 provocò otto morti e oltre 100 feriti. Oggi Marco Toffaloni vive in Svizzera, mentre Roberto Zorzi alleva doberman nello stato di Washington, negli Usa. I due veronesi quindi, secondo la Procura, sarebbero i presunti esecutori materiali dell’attentato, in altre parole, potrebbero aver piazzato la bomba nel cestino di Piazza Loggia.  Nelle oltre 280 mila pagine agli atti peserebbero le rivelazioni di due testimoni che avrebbero raccontato che i due avrebbero avuto un ruolo nell’attentato.  Nel frattempo a Brescia sono in corso le udienze per decidere sulla richiesta di revisione della condanna all'ergastolo di Maurizio Tramonte, l'ex Fonte Tritone dei sevizi, condannato all'ergastolo per l'eccidio con il medico veneziano Carlo Maria Maggi, ex ispettore di Ordine Nuovo per il Triveneto, deceduto negli anni scorsi.

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