MATTARELLA FA MEMORIA A BRESCIA

28 maggio 1974 h. 10.12 durante una manifestazione sindacale contro il terrirismo neofascista a Piazza Loggia a Brescia esplode una bomba. Uccide otto persone. Giulietta Banzi Bazoli, Livia Bottardi Milani, Euplo Natali, Luigi Pinto, Bartolomeo Talenti, Alberto Trebeschi, Clementina Calzari Trebeschi, Vittorio Zambarda. Oggi, a 50 anni di distanza Brescia ha fatto memoria. Insieme ai cittadini, alle associazioni, agli studente, alle organizzazioni sindacali, alle istituzioni, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che è arrivato alla Stele dei caduti accolto da un grande applaudo e ha reso omaggio alle vittime. Poi il presidente Mattarella ha raggiunto il teatro Grande dove ad attenderlo c'erano gli amministratori locali e i sindaci. Ha preso la parole dopo il saluto della sindaco Laura Castelletti, del presidente della provincia Emanuele Moraschini, del presidente della Casa della Memoria Manlio Milani. Il presidente Mattarelli ha scandito i nomi delle vittime poi ha chiesto giustizia perché ancora oggi si sta cercando la piena verità su questa strage, come su Piazza Fontana, come su molti altri episodi di un periodo che ha offuscato la storia della nostra Repubblica. In merito alle questioni processuali il 20 giugno 2017 la Corte di Cassazione ha confermato la condanna all'ergastolo di Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte. Come ha detto il presidente ora però c'è un nuovo filone d'inchiesta nei confronti di due neofascisti veronesi: Mauro Toffaloni allora minorenne e Roberto Zorzi. La Valle Camonica è stata rappresenta a Brescia dai sindaci, ma anche dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni antifasciste, dagli studenti del Liceo Golgi che nelle scorse settimane hanno, su iniziativa dell'ANPI e della Fiamme Verdi incontrato Angelo Bazoli figlio di una vittima di Piazza Loggia e Mario Calabresi figlio del commissario Luigi Calabresi. Per l'occasione hanno realizzato anche un video dedicato proprio alla strage di Brescia.

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