ASSOLTI DOPO UN ANNO DI CARCERE

Cosa sia accaduto quel 3 dicembre 2021 in un appartamento di via Locatelli ad Alzano Lombardo, non è ancora ben chiaro agli inquirenti, certo è che due dei tre inquilini di quell’abitazione, magrebini, di 31 e 19 anni, dopo un anno dietro le sbarre, sono stati rimessi in libertà, in seguito a un’assoluzione con formula piena dalla pesante accusa di tentato omicidio. È un episodio con diversi punti ancora oscuri quello accaduto ai danni del terzo inquilino un 20enne pure magrebino che quel giorno finì giù dal balcone della casa al primo piano, vale a dire da un’altezza di quattro metri, riportando fratture in diverse parti del corpo e una prognosi di trenta giorni all’ospedale Papa Giovanni. Secondo la sua versione dei fatti fornita ai carabinieri, poi ritrattata di fronte al pm Paolo Mandurino, a lanciarlo furono i due compagni di alloggio. All’origine del gesto potrebbero essere state ragioni di droga. Il 20enne si sarebbe recato lì con una 34enne, ex compagna di uno dei due, per acquistare della cocaina ma chiedendo di poterla pagare successivamente. Una proposta rifiutata dai pusher. Da lì ne sarebbe scaturita un’accesa discussione, conclusa con la misteriosa caduta dal balcone del ventenne. Dopo aver raccolto le testimonianze, su disposizione del magistrato i carabinieri avevano arrestato i due stranieri per tentato omicidio e li avevano rinchiusi in via cautelare in una cella del carcere di Bergamo. Processati e dopo la richiesta del pm Mandurino di rito immediato e di 12 anni di carcere, per il Gip Vito De Vita il fatto non sussiste: quindi gli imputati, difesi dagli avvocati Daniele Tropea e Michele Coccia, sono stati così assolti e rimessi in libertà.

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