AUTISTA PRESO A CALCI E PUGNI

E’ stata una violenta rapina quella alla stazione autolinee di Clusone, che ha visto un marocchino di 22 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona, in evidente stato di alterazione psicofisica, rendersi protagonista di un blitz violento e incontenibile. L’autista della Sab, un cinquantenne della zona padre di famiglia, ha riportato diverse fratture agli arti superiori, una costola incrinata, contusioni su viso e corpo ed è stato ricoverato all’ospedale di Piario, dove è stato operato ad una spalla. La prognosi è di 40 giorni. L’aggressore è stato arrestato dai carabinieri di Clusone e trasferito alla Casa circondariale di via Gleno, a Bergamo. A ricostruire l’accaduto il collega autista della vittima intervenuto per evitare il pestaggio. Secondo una prima ricostruzione, l’aggressore dovrebbe essere salito a Ponte Selva già visibilmente alterato, aveva iniziato ad importunare una passeggera e il collega ha cercato di dirgli di star tranquillo e il giovane inizialmente, pur imprecando, si era seduto. Poi però arrivati in stazione tutto è cambiato. Il giovane, una volta sceso ha iniziato a picchiare con estrema violenza l’autista. Il collega accortosi di quanto stesse accadendo chiamava i carabinieri per chiedere aiuto. Da quel momento tutto si è svolto molto velocemente. L’aggressore saliva su un pullman urlando, l’autista impugnava il telefono per filmarlo, accortosi scendeva rincorrendo un uomo che stava facendo jogging. L’aggressore, evidentemente tutt’altro che placato, è tornato verso i due autobus parcheggiati e ha iniziato a prendere a calci il primo mezzo, rompendo anche uno specchietto, ma quando si è accorto che non era quello con a bordo la sua vittima è passato all’altro. Con forza e violenza strappava i tergicristalli di uno dei mezzi utilizzandoli per rompere il parabrezza. I due autisti con i rispettivi mezzi si avviavano verso l’uscita, mentre l’aggressore continuava nell’opera di demolizione. Nel frattempo la moglie del ferito, preoccupata che il marito non fosse ancora rincasato, ha chiamato al suo telefonino che si era portato via il malvivente. E quest’ultimo, rispondendo, minacciava anche lei. La donna, in preda al panico, uscita di casa incrociava i due pullman fermi davanti alla caserma dei carabinieri. E lì che ha raggiunto il marito ferito. Nel frattempo i carabinieri di Clusone hanno rintracciato, arrestato e portato in caserma il 22enne che poi ieri è stato trasferito in via Gleno. L’accusa è di rapina e lesioni.

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