TUTTA UNA COMUNITA' NEL PRESEPE
80 figuranti con cavalli pecore, capre, vitelli, animali da cortile, una natività vera di una famiglia della comunità con il loro bambino, tutte le componenti associative della comunità di Lozio hanno dato vita nella piccola frazione di Sucinva, che conta 25 abitanti stabili in inverno, poco più del doppio in estate, ad un presepio vivente con ben 80 figuranti, con una natività vera: cioè con papà, mamma ed il loro bambino, realizzata secondo gli stili tipici del catechismo di un tempo della vallate alpine e del presepio di Greccio, voluto da S. Francesco per predicare il mistero dell'incarnazione. A Suncinva hanno agito persone vere che hanno rappresentato la Natività, certamente come mistero, ma ancor prima come fatto naturale della vita dell'uomo e come auspicio per le piccole comunità perché possano continuare ad essere allietate da nuove nascite. In Valle di Lozio, infatti, come un po' ovunque soprattutto nei piccoli centri, la denatalità è ormai palpabile e anche la scuola elementare, gloriosa e ricca di tanti fermenti innovatori, ha dovuto cedere il passo allo spostamento dei bambini a Malegno. Ma la natività di Sucinva vuole essere un'affermazione orgogliosa dell'appartenenza e della capacità di un territorio di non mollare, essere resistente e resiliente nel senso vero della parola. Lo hanno detto con il loro lavoro e la loro presenza concreta tutte le associazioni della Valle di Lozio, in rappresentanza dei 353 abitanti delle 4 frazioni che compongono il comune: Sucinva, Laveno, Sommaprada e Villa. Vale la pena ricordarli,m visto l'impegno corale e la capacità di costruire, assieme, un evento che resterà nella memoria della comunità: i musicanti di Lozio, la Proloco della valle, il Comune, la Parrocchia dei santi Pietro e Paolo e la parrocchia dei santi Nazaro e Celso, il gruppo alpini, il Centro diurno anziani, gli amici della natura, il gruppo escursionistico, l'associazione pescatori e cacciatori e tanti singoli che hanno chiesto “Me pode aidà a fa che? Io in che cosa posso aiutarvi”. Forse proprio questo è il senso del Presepio nel giorno dei Re Magi, saggi venuti dall'oriente che hanno cercato una luce, percorrendo tante difficoltà, con intelligenza e fede, con tanta forza e la speranza nel futuro. Il presepe vivente ha avuto un successo al di sopra delle aspettative ed ha visto un pubblico appassionato, emozionato e felice dell'iniziativa. Ma soprattutto,. Per la Comunità è stata un'occasione di trovarsi insieme, guardarsi negli occhi, riprendere i sorrisi e dirsi con l'orgoglio di essere una comunità vera. Forse anche questo è, il miracolo del Presepe con tutta la sua grande storia.
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