AVIS REGIONALE LOMBARDIA: “SIAMO A RISCHIO”
Messa in sicurezza del sistema trasfusionale lombardo, riposizionamento del coordinamento regionale nell’attività di programmazione e pianificazione e la centralità della donazione al servizio del malato, che va tutelata. Sono queste le richieste che Avis Regionale Lombardia avanza a politici e tecnici per tutelare il sistema trasfusionale lombardo, che oggi non è in sicurezza. Una struttura organizzata che dà un contributo indispensabile al sistema transfusionale, basti pensare che le AVIS sul territorio raccolgono in convenzione con le ASST, il 40% del sangue ed emoderivati con proprie strutture associative di raccolta e che il 90% del sangue in Regione, circa 460mila unità (compreso quello raccolto dalle strutture ospedaliere), viene donato da donatori Avisini. Ad essere messo in evidenza in particolar modo il problema legato alle tariffe previste dalla Convenzione Stato Regioni che oggi risultano essere insufficienti perché basate su dati economici del 2017. Il sistema regionale associativo è in perdita di oltre 2 milioni di euro. La richiesta è avanzata direttamente al prossimo Governo di Regione Lombardia affinchè recepisca lo schema di Convenzione rispondente alle necessità attuali del Sistema, che riconosca le spese sanitarie sostenute e che riesca dunque ad allineare le attività associative a quelle gestite direttamente dagli ospedali.
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