ALLARME ALCOL TRA LE GIOVANI

A gennaio su sei minorenni giunti nei pronto soccorso del «Papa Giovanni» e dell’Asst Bergamo Est per abuso di alcol, ben quattro erano ragazze. Piccoli numeri ma indicativi di un fenomeno ben più ampio. Dal 2019 al gennaio del 2023, la maggior parte degli accessi in pronto soccorso per abuso di alcol tra i minorenni – il campione di riferimento è rappresentato dai dati di «Papa Giovanni» e Bergamo Est, ha riguardato prevalentemente le ragazze: 111 accessi su 208, il 53,4% del totale, con un picco d’incidenza del 63% nel 2021, per poi passare al 66% nel primo mese di quest’anno. L’aumento delle giovani consumatrici a detta degli esperti, resta purtroppo un dato oggettivo, confermato dal trend a livello nazionale. Stabili i casi più gravi, così come il numero di accessi in codice giallo o rosso, come confermato da Marco Riglietta, direttore della Struttura complessa Dipendenze dell’Asst Papa Giovanni, mentre la diminuzione è prevalentemente per i codici verdi. Lo stesso andamento si registra a livello nazionale, perché anche su larga scala si assiste a un aumento della problematica tra le ragazze. Il periodo del Covid e del lockdown ha sicuramente provocato un impatto forte per quel che riguarda i disturbi d’ansia e dell’umore. Se il consumo di alcol non è particolarmente aumentato, c’è invece un significativo incremento dell’autolesionismo. Tra le altre sostanze, ad esempio, emerge un incremento di accessi per intossicazione da benzodiazepine e tranquillanti tra gli adulti (specie nella fascia dei sessantenni), e per abuso di oppiacei da prescrizione tra gli anziani; sotto i vent’anni, cresce la cocaina. L’Ats lavora preventivamente con quattro progetti nelle scuole, confrontato i comportamenti di chi ha partecipato e chi no, si notano i cambiamenti, la tendenza a provare alcolici è stata del 41% più bassa tra i partecipanti.

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