SPACCIATORI IN MANETTE

Sono stati arrestati all'alba di questo lunedì 22 marzo gli spacciatori individuati dalla Quadra Mobile della Questura di Brescia in seguito alle indagini coordinate dal sostituto procuratore della Procura di Brescia Benedetta Callea che hanno preso il via dopo la morte per overdose, il 23 agosto scorso, di una 24enne bresciana. In manette sono finiti una 25enne che in un appartamento della zona nord di Brescia avrebbe ceduto alla vittima e all'amico che era con lui al momento dell'overdose, la ketamina. La 25enne spacciava anche marijuana oltre che ketamina a diversi giovani bresciani e a rifornirla era un 28enne di Coccaglio in affidamento ai servizi sociali ovvero che stava scontando la pena alternativa al carcere finalizzata al reinserimento sociale. A casa sua gli agenti hanno trovato 3915 trip, ovvero cartonici a forma di francobollo imbevuti di metanfetamine allucinogena, oltre a della cocaina, a dell'hashish, della marijuana e diversi popper. Nella stessa abitazione è stato trovato ed arrestato un altro spacciatore, un albanese di 31 anni che collaborava con il 28enne e che spacciava anche in proprio. Infatti dalle indagini è emerso che il 13 agosto aveva ceduto 5 litri di ketamina per 4.500 euro e 200 cartoncini imbevuti di acido allucinogeno. E' accusato invece di aver ceduto direttamente alla 24enne vittima dell'overdose, l'eroina che l'ha uccisa e la cocaina, il 33enne tunisino, anche lui in affidamento in prova ai servizi sociali che spacciava nei pressi del Villaggio Prealpino e della fermata della metro. Per tutti loro l'accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti mentre per l'amico che si trovava con la 24enne nel momento della morte, l'accusa è di omicidio preterintenzionale. E' accusato di aver iniettato in vena all'amica l'eroina e di aver nascosto le siringhe e le prove. La morte della 24enne è avvenuta in un appartamento di Via Fornaci, dopo tre giorni di sballo in compagna dell'amico e anche di un'amica. Il 20 agosto la giovane aveva assunto ansiolitici e alcol, il 21 agosto, aveva sniffato ketamina, cocaina, fumato hashish e bevuto alcolici, il 22 agosto aveva assunto di nuovo ketamina e alcol e per la prima volta aveva assunto eroina in vena, dividendo la dose con l'amico che gliela avrebbe iniettata perché lo sballo sarebbe stato più forte di quello provocato dal fumarla. La notte i due amici hanno notato che la 24enne non respirava bene e la mattina che non respirava affatto. Hanno chiamato il 112 e invano hanno tentato di rianimarla. L'autopsia che evidenziato la positività agli oppiacei, alla cocaina, alla ketamina, alle benzodiazepine e ai cannabinoidi. Il referto parla di arresto respiratorio per acuta intossicazione da oppiacei e ketamina. La morte della giovane ha scosso molto la comunità locale e ha portato gli inquirenti a voler fare luce su chi riforniva giovani della città di tali sostanze pericolose, per arginare il drammatico fenomeno dello spaccio e consumo di droga fra i giovani.

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