SCHIANTO FATALE, BERZO PIANGE RICCARDO SCALVINONI
Un’altra giovane vita spezzata sull’asfalto. È quella di Riccardo Scalvinoni, 24enne di Berzo Inferiore, vittima di un pauroso incidente avvenuto nella serata di questo mercoledì 8 marzo. Insieme ad un coetaneo, il giovane – a bordo della sua Audi - stava percorrendo la strada di via Bosche che costeggia il torrente Grigna in direzione Bienno– carreggiata non illuminata e regolata da impianto semaforico - quando, secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Capo di Ponte grazie all’ausilio di un testimone, il conducente di un trattore che stava percorrendo la stessa carreggiata, e dai racconti dello stesso passeggero - pare stesse viaggiando a velocità elevata e abbia iniziato a sbandare. Il mezzo, ormai senza controllo, è quindi finito ribaltato su stesso in un terreno adiacente alla provinciale, all’incrocio con viale Caduti, di proprietà di un’azienda agricola. A quel punto è scattato l’allarme: i proprietari del campo, udito distintamente il botto, hanno subito raggiunto la vettura, dalla quale, sulle sue gambe, era già uscito il coetaneo, miracolosamente illeso. Non Riccardo, schiacciato tra le lamiere. A quel punto, dopo aver chiamato i soccorsi, lo stesso agricoltore, aiutato dal conducente del mezzo agricolo (sopraggiunto a sua volta) si è prodigato con delle funi, messe in tensione dai mezzi presenti, per sollevare la vettura. Un compito completato dai Vigili del Fuoco di Breno che sopraggiunti sul posto, hanno messo in sicurezza l’Audi consentendo ai soccorritori della Croce Rossa, sempre di Breno, di prestare le prime cure a Riccardo, estratto dalle lamiere privo di sensi e in condizioni disperate. Alla luce della gravità di quanto avvenuto, sul posto si era precipitato anche l’elicottero proveniente da Sondrio, atterrato direttamente nel campo e poi ripartito verso il Civile di Brescia, in codice giallo, per sottoporre il passeggero, in buone condizioni, a controlli più approfonditi. Inutili infatti i tentativi dei soccorritori che hanno provato lungamente a rianimare Riccardo: per lui, morto sul colpo, schiacciato dal peso del mezzo, non c’è stato nulla da fare. Sul posto, insieme ai Carabinieri di Capo di Ponte – a cui è spettato il compito di chiarire la dinamica dell’incidente – si è subito formato un capannello di persone, attirate dal via vai di mezzi. Tra loro anche i famigliari di Riccardo, straziati dal dolore. In lutto un paese intero, Berzo Inferiore, dove il 24enne era molto conosciuto e, oltre mamma e papà, lascia pure una sorella e un fratello, proprietario di un’azienda agricola. Incredulità e sgomento nell’intera comunità della Valgrigna per la morte di un giovane troppo presto strappato alla vita.
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