IL MESTIERE DELLO SCALPELLINO
“Vivere è come scolpire, occorre togliere il di più per vedere dentro” e Manuel Calzoni, questo lo sa bene. A 43 anni, lo scalpellino di Niardo, attivo da una trentina d’anni nell’attività di famiglia, è tra gli ultimi tre scalpellini rimasti in Valle Camonica, tra questi, anche il più giovane. Una passione ed una tradizione, la sua, che si tramanda da tempo nella famiglia Calzoni. Tutto ebbe inizio negli anni 50 con nonno Simone che con l’àrgano azionato con leve a mano procedeva all’estrazione dei blocchi di pietra e alla lavorazione delle rocce a colpi di martello. L’attività fatta di fatiche e sacrifici, nel corso degli anni è passata poi al padre di Manuel, Giacomo ed infine a Manuel che fin dall’infanzia ha scoperto i segreti della pietra facendoli suoi, grazie al nonno, combinandoli con la vena artistica per dare forma a veri e propri capolavori. Unitamente alla lavorazione della pietra Manuel esercita anche l’attività di Fochino. Tutt’ora con il brillamento dei massi di granito che ostacolano le briglie nei torrenti Re e Cobello a seguito dell’alluvione dello scorso luglio 2022. Tra le prospettive di Manuel unitamente alla crescita produttiva c’è anche il desiderio di dare una continuità all’attività.
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