FOTO E RICATTI SESSUALI, IMPIEGATO NEI GUAI

Aveva 13 anni e mezzo, quando i due si sono conosciuti, l’allora ragazzina ora 18enne lo ha denunciato. In cella per tentata estorsione un 24enne di Dalmine. Incastrato dai carabinieri dopo l'ultimo incontro. Il timore degli inquirenti è che l’uomo possa aver agito allo stesso modo su altre vittime. Un dispiego di carabinieri, una decina, ha bloccato al volante dell’auto l’impiegato incensurato, fidanzato, di buona famiglia, proprio mentre faceva salire a bordo la sua vittima, con ogni probabilità agganciata sui social e ricattata ad accettare incontri a luci rosse. L’indagine è nata da una segnalazione a Youpol, l’app della polizia di Stato sulla quale è possibile comunicare in maniera anonima episodi di bullismo, ma anche di violenza tra le mura domestiche. È un canale creato proprio per andare incontro alle giovani generazioni. La ragazza scrive a inizio 2023 e poi, il mese scorso, formalizza la denuncia ai carabinieri della stazione di Martinengo, raccontando di quella storia, iniziata su Instagram, di cui ormai si sente prigioniera. Deve chiedere aiuto. È una neo maggiorenne cresciuta in un contesto familiare non facile. Ai carabinieri racconta che la conoscenza con il ventiquattrenne risale addirittura a fine 2018, quando aveva 13 anni e mezzo ed evidentemente già utilizzava liberamente i social network. Lui l’aveva contattata su Instagram, usando un profilo che poi si è rivelato fake. Giovedi sera l’arresto per tentata estorsione, a cui è seguita la perquisizione presso la sua abitazione Assistito dagli avvocati Mauro Bovolenta e Stefania Balarini del Foro di Milano. Sol suo conto sono stati trovati più profili social falsi, il sospetto è che ci siano altre vittime.

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