ARDESIO, LE PREOCCUPAZIONI DEI RESIDENTI
Sono comprensibilmente preoccupati i residenti delle zona colpita dalla valanga d’acqua che ha interessato le frazioni di Ardesio. In quella zona le case sono state duramente colpite dall’ondata di acqua, mentre cresce la preoccupazione per la stabilità del terreno. Continua intanto il lavoro di sgombero del materiale finito in garage e cantine, i piani terra di alcune villette sono quasi completamente nascosti sotto quanto l’onda di acqua, fango, piante, sassi ha portato con sé , mentre sono iniziati anche i sopralluoghi programmati dei proprietari delle seconde case di via Alpini, che sono stati accompagnati da vigili del fuoco, protezione civile e amministrazione, in quanto per le case è ancora in vigore l’ordinanza di evacuazione. L’assessore regionale Massimo Sertori in contatto da quando è avvenuto lo squarcio con i rappresentanti della società Enel Green Power, è stato chiaro: “A fronte del fatto che fortunatamente non ci sono stati feriti, ma certamente ci sono danni ingenti e situazioni di disagio, il mio auspicio e convincimento è che Enel si faccia carico di ogni spesa necessaria, sia per il ripristino di quanto è stato distrutto dall’acqua, sia per gli indennizzi ai privati o al Comune. I danni non sono ancora quantificati, ma che sia uno, dieci o cento, mi aspetto che Enel paghi quel che c’è da pagare. Indubbiamente bisogna ripristinare la situazione, mettere le persone in condizione di tornare in sicurezza nelle proprie case e di percorrere le strade senza timori, fare un’analisi tecnica per capire quel che è successo e intervenire sul canale, anche monitorandolo per intero. Non ho raccolto, su queste mie posizioni, contrarietà da Enel”. Quasi 48 anni fa, era la mattina del 22 aprile del 1975, a Valcanale di Ardesio nella contrada Boccardi, ora Bàbes, uno scoppio di una conduttura d’acqua per la vicina centrale Cantoni aveva devastato la contrada, portato via una casa, danneggiato altre e un albergo per poi incanalarsi nel torrente Acqualina.
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