NON C'E' PIU' SPAZIO PER I CINGHIALI

La legge della Lombardia sulla Gestione faunistico - venatoria del cinghiale, è molto chiara: è necessario contenere le popolazioni presenti allo stato selvatico entro densità socialmente, ecologicamente ed economicamente tollerabili per una maggiore salvaguardia delle colture agricole e della biodiversità, nonché per la tutela dell'incolumità delle persone e la sicurezza dei trasporti. Per questa ragione i comprensori alpini di caccia sono autorizzati in modo specifico a procedere al contenimento di questo animale, non autoctono, che sta ormai colonizzando anche gli alpeggi estivi. Nel comprensorio alpino C4 nel 2022 sono stati una settantina i capi prelevati in zona non vocata. Il cacciatore di selezione può operare 5 giorni su sette, seguendo il criterio del piano di prelievo con un numero minimo da raggiungere. L'attività avviene con il monitoraggio del Nucleo ittico-venatorio della Polizia provinciale. Il comprensorio alpino di competenza provvede alla liquidazione dei danni alle produzioni agricole causati dai cinghiali il cui numero ormai fuori controllo sta aumentando in parallelo con i danni arrecati all'ambiente nel quale non dovevano essere introdotti.

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